Venne
pubblicato per la prima volta nel lontano 1987 sulla rivista
settimanale Shonen Jump, una vera e propria Bibbia per addetti ai
lavori e non; e fu edito fino al 1999 riscuotendo un grande successo,
divenendo con i suoi 63 volumetti (Tankobon)
uno dei manga più longevi e corposi dell'intera produzione
nipponica.
L'autore, pare però che non sia ancora intenzionato a porre la
parola fine sull'ultra-trentennale saga che ad oggi conta ben 7 serie: attualmente è a lavoro sull'ottava (ed ultima, salvo
ripensamenti) intitolata “Jojolion”, in corso di
pubblicazione, che seppur considerata da alcuni come una sorta di
cross over mantiene comunque un nesso di consequenzialità diretta
con gli eventi che chiudono la sesta serie, accreditandosi quindi
come naturale epilogo.
Riassumere in breve la trama dell'opera è un'impresa ardua se non
addirittura impossibile, vista non solo la sua vastità ma anche la
complessità degli intrecci che legano una serie all'altra.
Ciononostate possiamo provare a coglierne gli elementi tipici che la
contraddistinguono, sottolineandone i tratti comuni.
La
storia verte attorno alle strampalate, o “bizzarre” se preferite,
vicende che vedono come protagonisti i membri della famiglia Joestar,
i cui discendenti oltre ad essere accomunati dal legame di sangue,
condividono tutti lo stesso nomignolo “Jojo”, acronimo che per un
curioso caso si ottiene combinando le sillabe iniziali (in giapponese
Kanji)
dei loro nomi e cognomi.
Il tempo smisurato in cui si svolgono le loro avventure, è uno dei
fili conduttori di tutta la serie che si dipana nell'arco di oltre
cent'anni, abbracciano un periodo lunghissimo che va dal XIX secolo
fino ai giorni nostri; il che qualifica la nostra come una saga
“generazionale”, ambiantata in giro per il mondo ed in numerosi
paesi, tra cui spicca anche l'Italia, per la quale Araki non ha mai
nascosto di nutrire un debole, al punto da usarla come scenario degli
accadimenti della quinta serie.
Altro tema centrale dell'opera, in pieno stile shonen, è sicuramente
il combattimento.
L'individuazione di questo elemento come peculiare dell'esalogia, non
deve però ingannare ed indurre a giudizi affrettati.
Con le bizzarre avventure di Jojo, non ci troviamo infatti di fronte
ad uno dei soliti manga in cui la storia diventa solo un pretesto per
favorire lotte cruente tra i protagonisti in cui il più muscoloso o
il più potente ha la meglio sull'avversario più debole; al
contrario l'autore ha qui il merito di reinterpretare e rielaborare
la tematica al punto da spingersi alla creazione di un nuovo genere
nel quale il combattimento è inteso come uno scontro mentale ancor
prima che fisico ed in cui furbizia e intelligenza rivestono dunque
un ruolo fondamentale nel decidere le sorti della battaglia.

A
partire dalla terza serie, merita poi una menzione speciale
l'innovativa ed originale tecnica di combattimento escogitata da
Araki, che intrecciando teorie preesistenti come quelle dell'aura e
dello spirito guida introduce gli “stand”,
ovvero estrinsecazioni dell'energia psichica (solitamente in forma
latente in ogni individuo) che si concretizza una sorta di
superalter-ego dei protagonisti.
Un'idea rivoluzionaria che ha influenzato ed ispiranto i lavori di
importanti mangaka del calibro di Yoshihiro Togashi (Hunter x Hunter)
e Hiroyuki Takei (Shaman King) tanto per citarne due.
Ultimo ma non meno importante pezzo forte del manga, è senza ombra
di dubbio un'accuratissima caratterizzazione dei personaggi, con un
attenzione quasi maniacale per i dettagli che passa anche per una
minuziosa scelta degli abiti, copiati in qualche caso da cataloghi di
moda italiana o francese, ed adattati appositamente per essere in
sintonia con lo “stile” di ogni singolo soggetto.
Citazioni musicali a go go, disseminate dapprima velatamente ed in
seguito sempre più palesi e cattivi veramente cattivi, al punto da
sconfinare nella psicosi, fanno infine di questo un fumetto davvero
incredibile, in cui l'introspezione analatica, la pratica esasperata
del ragionamento deduttivo di stampo investigativo e l'alternanza di
imprevedibili colpi di scena vi terranno sempre sulle spine e col
fiato sospeso, capitolo dopo capitolo. Se ancora non lo conoscete o
volete saperne di più.. che aspettate?
Non perdete altro tempo e correte in edicola
a comprarlo.
Capolavoro!
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