Ho le borse sotto gli occhi, così grandi che sembrano valigie.
Piene di sogni irrealizzati gettati alla rinfusa.
Che quando sei stanco non li fai e loro si accumulano proprio sotto gli occhi.
Sono quelli che non vedi.
Che dimentichi di ricordare.
Valigie zeppe di vita e vorrei partire.
Invece continuo a collezionare rose ormai appassite dentro una bottiglia di birra e accanto una grande conchiglia con dentro una sigaretta e su scritto hope, a penna, ma io non fumo.
L'ho trovata per caso in camera mia, una Merit che avrà scordato qualcuno e le ho attribuito il valore della speranza.
Forse un giorno l'accenderò e brucerò l'attesa e allora comincerò ad agire.
Intanto aspetto seduta su questa finestra intenta a guardar fuori e una cascata di luci mi avvolge e mi conforta.
Forse dovrei spegnere le luci e partire coi miei sogni e le mie rose appassite e la mia sigaretta verso una meta che troverò durante il viaggio.
E altri sogni e nuove rose e altre speranze, con nuovi occhi, sotto nuove luci, altre stelle.
La vita è ancora da farsi qui e non voglio perdere respiri, profumi, cieli, restando immobile ad aspettare ad una finestra, in penombra.
Si parte.
Jes
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